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Febbraio 2015

Ho aiutato un amico quando…

Dopo che i bambini hanno rielaborato graficamente la storia ascoltata e dopo averla drammatizzata, abbiamo soffermato l’attenzione sui personaggi che si sono prestati ad aiutare la rana, guidandoli a individuare, spiegare e comprendere le diverse forme di aiuto: il consiglio del gufo, l’iniziativa e la disponibilità del cervo…

gialli

È bello avere tanti amici

Dopo aver letto la storia di Rana Silvana, abbiamo fatto un’altra attività per evidenziare come è bello avere tanti amici.

gialli

L’omino di neve

La nostra amica Ombretta non poteva certo lasciarsi sfuggire l’occasione delle recenti nevicate su Lainate per mandarci un’altra delle sue simpatiche e divertenti storie. Questa ci parla di un omino di neve un po’ particolare, anzi, per essere sinceri, davvero un po’ antipatico! (vedi allegato). Dopo avere ascoltato la storia, i bambini come sempre ne hanno discusso insieme chiedendomi chiarimenti sul significato della parola superbia. Hanno ascoltato con attenzione la mia spiegazione ed hanno concluso che quell’omino di neve che si era dato “un sacco di arie” credendosi il più bello ed il più importante di tutti aveva proprio meritato di sciogliersi. Anche questa volta la Civetta Ombretta ci ha mandato un importante messaggio su cui riflettere: la superbia non aiuta a farsi degli amici e sicuramente nessuno avrà sentito la mancanza di quell’omino di neve così altezzoso! Insieme alla storia Ombretta ci ha fatto trovare anche dei mandala da colorare, questi raffiguravano però un omino di neve simpatico, i bambini lo hanno capito subito osservandone il sorriso. Subito si sono messi al lavoro ripassando i contorni del pupazzo con i pennarelli e colorando con le matite colorate gli spazi intorno a lui.

arancioni

Un simpatico pinguino

Dopo avere ascoltato la bellissima storia di Solo-Solo, i bambini hanno realizzato dei simpatici pinguini per rappresentare tutti i suoi nuovi amici con i quali poteva finalmente giocare. Hanno ritagliato con attenzione da dei cartoncini colorati il corpo, la pancia, gli occhi ed il becco dei pinguini.

arancioni

Storia del pinguino Solo-Solo

La nostra ormai carissima amica Ombretta la Civetta, ci ha mandato un’altra bellissima storia, quella del pinguino Solo-Solo. (vedi allegato). I bambini la hanno ascoltata con molta partecipazione e alla fine del racconto ne hanno discusso per cercare di capire cosa significava essere soli, proprio come per il pinguino prima di trovare degli amici. Dalla nostra discussione abbiamo capito che essere soli non ci fa paura, ma ci annoia. Preferiamo avere qualcuno accanto a noi, bambino o adulto, con cui parlare, giocare, che possiamo ascoltare e che ci ascolti. Ma abbiamo anche capito, che insieme è bello decidere le cose da fare, rinunciando a fare solo quello che vogliamo noi. Abbiamo rielaborato graficamente la storia e realizzato dei disegni molto belli.

arancioni

Un libro magico

Raccontare le nostre avventure in famiglia a Salvatore ci è piaciuto molto, tanto che abbiamo pensato di inventare storie nuove utilizzando un libro magico che la nostra amica Chiara ci ha imprestato.

rossi

Il ranocchio e la rosa

Gennaio è il mese della festa della famiglia. Abbiamo riflettuto tanto sull’importanza della famiglia per la nostra vita, attraverso canti e storie, una fra tante è quella del ranocchio e la rosa. I bambini hanno ascoltato con interesse la breve storia e poi ne hanno tratto un amorale: “Bisogna sempre tenersi vicino le persone che ci vogliono bene, genitori e amici, perché ci proteggono e ci fanno crescere bene”.

Maestra Giusy

La famiglia di Salvatore

Dopo le vacanze di Natale, Salvatore il ranocchio narratore è tornato a trovarci ma, questa volta, ha lasciato solo una lettera con un immagine e tante impronte verdi sparse dappertutto.

rossi

Oggi mi sento così: la rabbia

Dopo le vacanze natalizie, ci siamo ritrovati nel laboratorio con la nostra scatola delle emozioni, questa volta c’era qualcosa di strano: le faccine sorridenti e felici della volta precedente non erano più attaccate sulla scatola ma il loro posto era occupato da delle facce molto arrabbiate.

laboratorio

“I miei occhi hanno visto la tua luce”: presentazione di Gesù al tempio

Gesù cresceva a Betlemme con Maria e Giuseppe, i quali erano sempre vicini a Gesù e lo aiutavano a crescere. Nel rispetto della pratica religiosa del tempo, quaranta giorni dopo la nascita, Maria e il suo sposo Giu­seppe portarono Gesù nel tempio del Signore, a Gerusalemme. Entrarono passando attraverso la porta dei neonati e nel tempio incontrarono un uomo, di nome Simeone. Era un uomo buono, che in tutta la sua vita aveva sempre cercato di com­portarsi come piace al Signore. Simeone ricordava le parole dei pro­feti e aspettava con ansia il giorno in cui il Signore avrebbe mandato il Messia. E il Signore gli aveva pro­messo che prima di morire egli avrebbe avuto la gioia di vedere il Messia tanto atteso.

religione

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