Dopo le vacanze natalizie, ci siamo ritrovati nel laboratorio con la nostra scatola delle emozioni, questa volta c’era qualcosa di strano: le faccine sorridenti e felici della volta precedente non erano più attaccate sulla scatola ma il loro posto era occupato da delle facce molto arrabbiate.
Proprio così, la rabbia è la protagonista del laboratorio di questo periodo. Come prima attività è stato chiesto ai bambini che cos’è per loro la rabbia ed ecco alcune risposte: “quando qualcuno mi rovina un disegno, quando la mamma non mi compra un gioco, quando un mio amico mi obbliga a fare quello che io non voglio…” Dopo aver osservato in ogni dettaglio la scatola, finalmente è arrivato il momento di aprirla e al suo interno abbiamo trovato uno strano libro dal titolo:” Che rabbia!”.
Il libro da questo titolo toccante, è uno dei primi a gestire l’emozione della rabbia. Il protagonista Roberto ha avuto una bruttissima giornata, al suo rientro a casa, il papà gli chiede in un modo poco educato di togliersi le scarpe, e lui le lancia via. Inoltre per cena ci sono gli spinaci che a Roberto non piacciono proprio e il papà lo invita caldamente a salire in camera sua; in camera Roberto sente qualcosa che sale, sale e sale finché non arriva un mostro rosso che inizia a distruggere tutto. A un certo punto Roberto cerca di fermarlo per proteggere le sue cose e i suoi giochi. Il mostro rosso però poco alla volta si fa sempre più piccolo, Roberto lo manda via e incomincia a mettere in ordine. Alla fine Roberto ritrova il mostro rosso, ormai piccolissimo, e lo adagia in una scatola e ritorna giù dal papà con un sorriso sulle labbra. Questo libro è stato molto utile per la gestione nella rabbia. In fondo il mostro rosso è un modo bellissimo per rappresentare un’emozione come la rabbia; inoltre i bambini grandi hanno drammatizzato la storia e sono stati degli attori meravigliosi. Successivamente alla lettura della storia, i bambini con l’aiuto dei genitori, hanno portato a scuola delle scatole di scarpe per costruire la famosa scatola della rabbia, l’hanno dipinta a loro piacimento e decorata con un pennarello che per loro rappresenta la rabbia, inoltre hanno incollato la scritta “la scatola della rabbia” e hanno disegnato su un foglio la rabbia rappresentata a modo loro.
Le scatole le porteranno a casa e potranno, ogni qualvolta saranno arrabbiati, utilizzarle come un contenitore per la rabbia.
Maestra Monica
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