Gesù cresceva a Betlemme con Maria e Giuseppe, i quali erano sempre vicini a Gesù e lo aiutavano a crescere. Nel rispetto della pratica religiosa del tempo, quaranta giorni dopo la nascita, Maria e il suo sposo Giuseppe portarono Gesù nel tempio del Signore, a Gerusalemme. Entrarono passando attraverso la porta dei neonati e nel tempio incontrarono un uomo, di nome Simeone. Era un uomo buono, che in tutta la sua vita aveva sempre cercato di comportarsi come piace al Signore. Simeone ricordava le parole dei profeti e aspettava con ansia il giorno in cui il Signore avrebbe mandato il Messia. E il Signore gli aveva promesso che prima di morire egli avrebbe avuto la gioia di vedere il Messia tanto atteso.
Il giorno in cui Maria e Giuseppe portarono Gesù al tempio, Simeone era lì a pregare, come faceva tutti i giorni. Quando vide quel bambino, Dio gli fece capire che quello era il Messia. Allora Simeone lo prese tra le braccia, e ringraziò il Signore con tutto il cuore. Disse: «Ora, Signore, lascia pure che io, tuo servo, vada in pace, come tu hai promesso, perché i miei occhi hanno visto il Salvatore che tu hai mandato, luce che illumina tutte le genti». Maria e Giuseppe erano meravigliati al sentire quelle parole.
Nel tempio, quel giorno, Maria e Giuseppe incontrarono anche una donna, di nome Anna. Ella era molto vecchia e da molti anni, da quando era rimasta vedova, si era dedicata totalmente a Dio; viveva nel tempio, e notte e giorno dimostrava a Dio tutto il suo amore per lui, con sacrifici e preghiere. Quando vide il bambino, anche Anna comprese di chi si trattava; allora, come Simeone, si mise a lodare Dio, e parlava del bambino a tutti coloro che aspettavano la venuta del Messia.
Maestra Laura
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