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Febbraio 2015

A scuola si impara a…

Dopo aver conosciuto Guagliò e aver scoperto che ha studiato tanto nella sua vita, le insegnanti intraprendono una conversazione con i bambini sull’importanza di andare a scuola, sulla trasmissione dei saperi che la scuola genera nei propri alunni creando in loro una cultura e formandoli come individui. Avvicinandosi al contesto scolastico che i bambini vivono attualmente, le insegnanti mostrano loro delle immagini che rappresentano la loro realtà scolastica: “A scuola si impara a…”.

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Tanti pochi uno nessuno

Durante la conversazione coi i bambini sull’importanza di andare a scuola e, nella fattispecie, sulla realtà scolastica che loro stanno vivendo, le insegnanti si soffermano sul materiale che i bambini hanno a loro disposizione per svolgere le attività didattiche: matite, pennarelli, tempere e pennelli, gomme, temperini e altri strumenti. Partendo da questa analisi e dalle quantità di questi materiali presenti nella classe, le insegnanti introducono ai bambini il concetto di: tanti, pochi, uno nessuno.

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A scuola vengo educato a…

L’articolo 28 della “Convenzione dei diritti dell’Infanzia” sancisce che ogni individuo ha diritto a ricevere un’educazione e un’istruzione scolastica. Le insegnanti intraprendono una conversazione con i bambini sul concetto di educazione e su quali sono le figure di riferimento che impartiscono loro un’educazione: le insegnanti e la loro famiglia sono state le risposte maggiormente date. Successivamente le insegnanti pongono ai bambini il quesito: “A scuola venite educati a” – e ciascuno di loro risponde dando un contributo pertinente alla conversazione.

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Giochiamo con le forme geometriche

Per consolidare e approfondire la conoscenza delle forme geometriche abbiamo adattato dei giochi conosciuti e ne abbiamo inventati di nuovi utilizzando forme costruite con il cartoncino e i blocchi logici. Abbiamo cominciato con un gioco che aiuti i bambini a prendere confidenza con le forme.

Riconosco le forme geometriche: in questo gioco i bambini, divisi a coppie, si sono cimentati nella ricerca delle forme geometriche indicate dall’insegnante.

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Ruba bandiera con le forme geometriche

I bambini, dopo essere stati divisi in due squadre, hanno voluto subito giocare. Il gioco, già conosciuto, è stato modificato sostituendo i numeri con le forme geometriche. Due bambini di squadre opposte, ma con la stessa forma geometrica, si contendono la bandiera.

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I giochi continuano: caccia alle forme

Anche qui i bambini divisi in due squadre equilibrate si sono affrontati in una nuova sfida. Compito dei partecipanti delle due squadre è di raccogliere il maggior numero di forme e ………

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I delfini si tuffano … tra i giornali

In questo laboratorio abbiamo invitato i bambini ad esprimere, con la loro fantasia, tutta la creatività durante il gioco, sostituendo i giocattoli con semplici quotidiani. I bambini si sono disposti in cerchio, all’interno del quale sono stati disposti un po’ di giornali e dopo un inizio un po’ titubante hanno cominciato ad esplorare l’inconsueto materiale e a trasformarlo in oggetti di uso comune.

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Giochi sui colori

Abbiamo voluto approfondire la conoscenza dei colori primari proponendo in salone alcuni giochi, con l’obiettivo di saper compiere abbinamenti in base al colore, di intuire il concetto di appartenenza a un insieme, di ricercare e saper associare i colori ad oggetti reali. Questi sono stati i giochi proposti:

Salta nel cerchio

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Percorso

Allo scopo di sviluppare la coordinazione dinamica generale, le insegnanti hanno predisposto per i bambini un percorso che permettesse loro di osservarne la capacità di realizzare schemi motori dinamici: strisciare, rotolare, gattonare, saltare, ecc… Il percorso era così organizzato: i bambini dovevano saltare a piedi uniti dentro a tre cerchi, camminare in equilibrio sopra a delle panchine, saltare di nuovo all’interno di un cerchio, strisciare sotto ad un’altra panchina, rotolare su un materasso, camminare sopra a tre mattoncini, saltare un ostacolo ed infine afferrare la palla lanciata dall’insegnante.

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L’albero genealogico

La famiglia è una comunità di amore dove avvengono le prime e più importanti relazioni dei bambini, qui trovano i modelli e gli ideali di comportamento da utilizzare fuori dalle mura domestiche. Inoltre, essendo il luogo dei valori e dell’amore, la famiglia costituisce una condizione essenziale per la crescita morale, sociale e civile dei bambini. I “Delfini” hanno realizzato l’albero genealogico della loro famiglia “spugnandone” con le tempere la chioma e dipingendo il tronco con il pennello.

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