Draghetti

Giochiamo con le forme geometriche

Per consolidare e approfondire la conoscenza delle forme geometriche abbiamo adattato dei giochi conosciuti e ne abbiamo inventati di nuovi utilizzando forme costruite con il cartoncino e i blocchi logici. Abbiamo cominciato con un gioco che aiuti i bambini a prendere confidenza con le forme.

Riconosco le forme geometriche: in questo gioco i bambini, divisi a coppie, si sono cimentati nella ricerca delle forme geometriche indicate dall’insegnante.

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Ruba bandiera con le forme geometriche

I bambini, dopo essere stati divisi in due squadre, hanno voluto subito giocare. Il gioco, già conosciuto, è stato modificato sostituendo i numeri con le forme geometriche. Due bambini di squadre opposte, ma con la stessa forma geometrica, si contendono la bandiera.

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I giochi continuano: caccia alle forme

Anche qui i bambini divisi in due squadre equilibrate si sono affrontati in una nuova sfida. Compito dei partecipanti delle due squadre è di raccogliere il maggior numero di forme e ………

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Il presepe del salone

E’ consuetudine che, nella nostra scuola, il presepe del salone venga preparato dal gruppo dei draghetti; pertanto nel rispetto della tradizione ecco il nostro capolavoro!! E’ vero.. forse non spetta a noi giudicarlo tale, tuttavia l’impegno profuso dai bambini, e dalle insegnanti, nella ricerca, nella progettazione, nella preparazione e nell’allestimento finale ci ha portato a peccare di immodestia. A voi, comunque, l’ultima parola..

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L’albero di Natale e Gesù Bambino

Quest’anno per l’albero di natale da appendere in salone abbiamo scelto uno stile arabesco. Molto inconsueto, ma di grande effetto visivo, una volta terminato. Ad alcuni bambini ricorda molto i centrini delle nonne.

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Giochiamo insieme

In questo periodo stiamo facendo delle attività con i bambini volte all’acquisizione del concetto di diritto al rispetto della propria identità. Per aiutare i bambini a comprendere il concetto di diversità e di identità proponiamo loro due giochi in salone. Il primo gioco si chiama “Indovina Chi?”. Tutti in cerchio: un bambino pesca una foto di un compagno senza farla vedere a nessuno. I compagni devono porre delle domande per cercare di indovinare chi è stato pescato. Le domande possono essere:

  • Che colore ha i capelli?
  • Ha i capelli lunghi? Ha i capelli corti?
  • Che colore sono i suoi occhi?
  • E’ maschio? E’ femmina?
  • Ha gli occhiali?

Il primo che indovina a sua volta pescherà una foto e sara' conduttore di una nuova manche del gioco.

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Io sono diverso, o diversa, da te

Dopo aver illustrato ai bambini l’articolo 8 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia che riguarda la tutela e il rispetto dell’identità, le insegnanti hanno spiegato loro che la prima cosa che identifica una persona, ancora prima che nasca, è il genere a cui appartiene: c’è chi nasce maschio e chi nasce femmina. Dopo aver fatto notare le differenze esistenti tra i due generi mettendo a confronto due bambini del gruppo, le insegnati hanno proposto un lavoro dove i “draghetti” dovevano ricostruire un “maschio” e una “femmina” incollando le varie parti del corpo che avevano a disposizione (testa, corpo, gambe e braccia).

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Il cartellone dei nomi

Tutti abbiamo diritto ad avere un nome: così sancisce l’articolo 7 della convenzione dei diritti per l’infanzia. Tutti abbiamo un nome ma è anche un nostro diritto averlo: Foody è il nome della mascotte di expo 2015, è il nostro nome qual è? Abbiamo realizzato insieme ai bambini il cartellone dei nomi dei bambini del gruppo dei draghetti. Ciascun bambino ha colorato e ritagliato il suo nome e lo ha incollato sul cartellone.

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Siamo uguali ma diversi

Dopo aver introdotto il diritto all’identità, conversiamo con i bambini sul concetto di diversità: siamo tutti uguali ma diversi. Ognuno di noi ha caratteristiche proprie che lo contraddistinguono dagli altri. Per meglio comprendere questo concetto abbiamo chiesto ai bambini di ricercare sui giornali immagini riguardanti il loro cibo preferito, il loro gioco preferito e lo sport che maggiormente amano. Queste immagini sono state incollate su un foglio sul quale hanno anche scelto il loro colore preferito colorando una macchia raffigurata. L’obiettivo era far comprendere loro il concetto di uguaglianza e diversità: siamo tutti bambini ma io preferisco una cosa, tu ne preferisci un’altra e questa diversità di preferenze ci contraddistingue.

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Io

“Ogni individuo ha il diritto di vedersi descritto esattamente così come è, senza inesattezze che ne stravolgano la personalità agli occhi del pubblico”. Con questa premessa abbiamo introdotto ai bambini l’articolo 8 della Convenzione dei diritti dell’Infanzia: ciascuno di loro ha diritto ad essere identificato per quello che è esattamente, senza inesattezze. Con questo presupposto, dopo aver conversato con i bambini sul concetto di identificazione, proponiamo loro di disegnare ciascuno il suo volto, facendo un riferimento al volto del nostro amico Foody. Dopo essersi rappresentati a matita, colorano il viso con le tempere.

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