Dopo aver illustrato ai bambini l’articolo 8 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia che riguarda la tutela e il rispetto dell’identità, le insegnanti hanno spiegato loro che la prima cosa che identifica una persona, ancora prima che nasca, è il genere a cui appartiene: c’è chi nasce maschio e chi nasce femmina. Dopo aver fatto notare le differenze esistenti tra i due generi mettendo a confronto due bambini del gruppo, le insegnati hanno proposto un lavoro dove i “draghetti” dovevano ricostruire un “maschio” e una “femmina” incollando le varie parti del corpo che avevano a disposizione (testa, corpo, gambe e braccia).
Infine, i bambini hanno cerchiato, con una matita, il modello ricostruito che rispecchiava il loro genere di appartenenza. Questo lavoro è servito anche per consolidare nei bambini la rappresentazione grafica dello schema corporeo che, alcuni di loro, disegnano ancora mancante di alcune parti.
Maestra Cecilia
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