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Chicca, la melagrana

Dopo aver conosciuto Guagliò le insegnanti presentano ai bambini un altro componente della famiglia di Foody Chicca, la melagrana. Chicca è divertente, ironica, atletica e sempre pronta al divertimento: quello che si potrebbe definire una tipa esplosiva. Dura scorza fuori, dolce e succosa dentro. I bambini colorano l’immagine di Chicca attaccando del riso bianco sul suo volto, il quale è stato poi dipinto con la tempera rossa.

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Il girotondo dell’amicizia

Attraverso il personaggio di Chicca le insegnanti introducono ai bambini l’articolo 15 della “Convenzione dei diritti dell’infanzia”: ogni bambino ha diritto a stare insieme agli altri e a fare gruppo. Da qui nasce l’idea di realizzare un bellissimo cartellone dal titolo “Il girotondo dell’amicizia”. Ogni bambino ha rappresentato se stesso, incollando l’immagine sul cartellone, formando un girotondo. Al centro del cartellone le insegnanti hanno incollato il testo di una filastrocca da imparare dal titolo “Avere un amico”.

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Confronta e rispondi

Con l’ausilio dell’articolo 15 della Convenzione dei diritti dell’infanzia, le insegnanti ragionano insieme ai bambini sull’importanza di fare gruppo e di non stare da soli. A tal proposito i bambini disegnano su un foglio, in un primo riquadro un singolo bambino. In un secondo riquadro tanti bambini. Le insegnanti rivolgono loro le seguenti domande:

  • Quali attività può fare un bambino da solo?
  • Quali attività possono fare tanti bambini insieme?
  • Qual è secondo te l’attività in cui un bambino può divertirsi di più e perché?

I bambini hanno risposto che da soli si possono fare poche cose e non è bello. Se si è in compagnia si può giocare insieme ed è più divertente.

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I pagliacci

Per decorare il nostro salone, in occasione della festa di carnevale, abbiamo preparato due elaborati con protagonisti dei simpatici pagliacci.

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Classificazione in base al colore

I bambini, divisi in due squadre, si sono sfidati in un gioco la cui finalità era quella di portare, da una parte all’altra del salone, il maggior numero di lego posizionandoli in cerchi del colore corrispondente.

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Forme, forme e ancora forme

Il castoro Rino

Prepariamo l'area di gioco posizionando una linea lunga, la sponda del fiume, dove si allineeranno tutti i giocatori, ed un'altra linea a circa due, tre metri parallela a quest'ultima. Raccontiamo ai bambini la storia di un castoro dispettoso di nome Rino che abita in un fiume basso, che si può attraversare a piedi,  che fa passare chi vuole. I giocatori (con al collo le forme geometriche), che impersonano gli animali del bosco, si posizionano dietro una linea (una sponda del fiume),

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In salone con.. il gambero e il granchio

Sono stati posizionati, in ordine sparso, otto cerchi contenenti le quattro forme geometriche conosciute dai bambini (cerchio, rettangolo, triangolo e quadrato). Quattro coppie di bambini si posizionano sulla linea di partenza e, in ogni coppia, c’è un “gambero”, girato di spalle verso il campo di gioco che deve essere guidato da un “granchio”. Al via il granchio deve guidare a gesti, in assoluto silenzio, il gambero  verso un cerchio. Il gambero deve tenere gli occhi sempre puntati sul granchio e camminare all’indietro, seguendo i consigli del compagno.

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Il lancio del dado

Ogni bambino delle due squadre, a turno, lancia e il dado e salta tante volte quanti sono i punti riportati sulla faccia del dado.

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Diamo i .."numeri"

Le uova di Carlochino

Ai bambini viene raccontata la storia di Carlochino, un uccello distratto che depone le sue uova un po’ ovunque. Su ogni cartoncino viene disegnato un numero di uova variabile da uno a cinque. Fatto questo, i cartoncini vengono piegati in quattro e sparsi per il campo di gioco. Le squadre si schierano ad un estremo del campo. Di fronte ad ogni squadra, viene posato un cestino. Il primo giocatore di ogni squadra riceve due cucchiai e, al via, parte, raccoglie un cartoncino servendosi unicamente dei cucchiai,

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Dentro la storia

Raccontando di Foody e dell’Expo 2015, non poteva mancare un’esauriente spiegazione sia sul significato di questa parola, sia sul ruolo che questa grande manifestazione ha ricoperto nel corso della storia.

Pertanto, siamo partite menzionando i punti essenziali del racconto che trovate in allegato ovvero “noi siamo dentro la storia”, cercando di puntare maggiormente l’attenzione sul significato della parola “expo” e sull’argomento da esso trattato: il cibo e l’alimentazione in ogni sua forma.

Maestra Giancarla

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