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Maggio 2016

Musica… con i palloncini

Dopo l’ascolto del carrillon, l’insegnante ha accompagnato , a piccoli gruppi, i bambini in bagno a scoprire che l’acqua che scende dal rubinetto suona e suona diversamente se la si fa scendere piano-piano o fortissimo o cade sul fondo del lavandino aperto,chiuso o sulle loro mani.

Musica… con i palloncini

Quadri di primavera

La primavera è arrivata anche a scuola e con grande richiesta dei bambini, l’insegnante ha riproposto un’attività simile a quella precedente.
Il brano scelto è quello di Vivaldi intitolato:”La primavera” .
Con alcuni quadri guida di pittori famosi in cui si rappresenta la primavera, i bambini si sono divertiti a riprodurre un quadro a piacere: ancora una volta la musica si è trasformata in opere d’arte favolose; ecco i risultati

Quadri di primavera

Il valzer dei fiori di Tchaikowsky

Sempre come Simone, i bambini, dopo aver ascoltato il brano si consultano e danno libero sfogo alla fantasia. Come indicazione l’insegnante accenna solo il titolo del brano musicale e dà loro cartellone e tempere… il risultato: un capolavoro.

Il valzer dei fiori di Tchaikowsky

Un oggetto… che suona

Dopo l’ascolto del magico carrillon, i bambini hanno cercato un oggetto ciascuno e da quest’ ultimo ne hanno estrapolato un suono/rumore.  Che frastuono ma che bello… i loro oggetti suonavano e l’insegnante ha spiegato che, oltre al nostro corpo, anche tutte le cose che ci circondano producono dei suoni o rumori: ecco cosa hanno recuperato.

Un oggetto… che suona

Il Porcospino monello

La storia del Porcospino monello (che trovate in allegato) ci invita a riflettere sull'importanza di essere amici, aiutarsi a vicenda e vivere insieme in armonia. Per quanto questi concetti possano sembrare complessi, in realtà la fiaba ci aiuta proprio a comunicare con i bambini attraverso il loro stesso linguaggio. Le favole sono la chiave per accedere all’universo infantile, fungono da portali per rendere più chiara la comunicazione tra adulti e bambini.

Il Porcospino monello

Giochi psicomotori e filastrocche pazzerelle

In salone e in classe ecco alcuni giochi che ci hanno accompagnato durante questo anno scolastico.

Giochi psicomotori

L’incontro con don Gabriele

Nei giorni precedenti la Santa Pasqua, con Don Gabriele abbiamo rivissuto e drammatizzato il momento della lavanda dei piedi e dell’ultima cena di Gesù.
Don Gabriele , proprio come aveva fatto Gesù con gli apostoli, ha lavato i piedi a dodici bambini grandi che impersonavano i discepoli, spiegando il significato di questo umile gesto: diventare amici di Gesù e prendersi cura di loro.

Le bellezze architettoniche

Scopo di questa parte del programma è far conoscere ai bambini alcuni ambienti “artificiali” cioè interamente pensati e realizzati dall’uomo. Questo aspetto potenzia soprattutto la capacità di osservare, di descrivere e di rappresentare. E’ importante per i bambini elaborare e realizzare i propri progetti, cogliere e organizzare informazioni ricavate dall’ambiente e individuare le relazioni tra "l'oggetto" realizzato e i bisogni dell'uomo. Per le spiegazioni ci siamo avvalsi di brevi documentari, libri della biblioteca e immagini dal web. La visione dei filmati e dei libri ha permesso ai bambini  di capire a fondo l’argomento  trattato.

Cina

Per la Cina la nostra scelta non poteva che orientarsi sulla Grande Muraglia.

Le bellezze architettoniche

I momenti più importanti della settimana santa

Ci stiamo preparando per la Santa Pasqua, la festa più importante per tutti i cristiani: la festa di Gesù che risorge.
Suor Luigia, attraverso la visione di un video, ha spiegato ai bambini i momenti più significativi della settimana santa: l’entrata di Gesù a Gerusalemme, l’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli, Gesù muore sulla croce, Gesù risorge.
Dopo avere ascoltato il racconto e rivissuto insieme alcuni gesti, i bambini hanno ripercorso gli episodi della settimana santa nella scheda che hanno colorato.

La settimana santa

Giochiamo con i giornali

Abbiamo proposto ai bambini alcuni giochi psicomotori utilizzando la carta del giornale quotidiano. Al termine dei giochi i bambini hanno fatto una rielaborazione grafica dell’esperienza vissuta.

Giochiamo con i giornali

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