Dopo averli aiutati a conoscere Foody, ad avere visto che possiede un nome, che è un maschio ed è composto da elementi provenienti da tutto il mondo, abbiamo “guidato” i bambini in una riflessione sulla loro identità. Per prima cosa abbiamo proposto loro l’ascolto di una simpatica storia su di una bambina che aveva “perso“ niente di meno che il suo nome e questo ci ha dato lo spunto per sottolineare quanto sia importante per ciascuno di noi averne uno con il quale poter essere riconosciuti e chiamati. Questo è un diritto che tutti i bambini devono avere !! Abbiamo quindi discusso sull’identità di ciascuno di loro, sul loro essere maschi o femmine e sul loro diritto ad avere un posto in cui vivere (ci è sembrato per il momento un po’ difficile parlare con i nostri piccoli Delfini di nazionalità). A ciascuno di loro sono state rivolte delle domande semplici, ma dirette: “come ti chiami?”, “sei un maschio o una femmina?”, “dove vivi?” e noi insegnanti abbiamo avuto modo di valutare la loro capacità di rispondere in modo adeguato. Abbiamo anche proposto di osservare il disegno di un maschietto e di una femminuccia invitandoli a colorare con le tempere l'appartenente al loro stesso sesso.
Ed ecco le loro “opere d’arte”!
Maestra Cinzia
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