Per concludere il primo periodo di inserimento nel gruppo, i bambini hanno drammatizzato una storia con protagonista un drago, hanno scelto una maschera da colorare e l'hanno indossata per interpretare quel personaggio.
Storia del drago buono che tutti credevano cattivo.
Tanti tanti anni fa in un bel paesino di montagna viveva un grande drago tutto verde con la pancia gialla gli occhi viola e la lingua rossa come il fuoco. Come ogni drago tutte le volte che apriva bocca emetteva delle terribili fiammate che distruggevano tutto nel raggio di venti metri. Per questo motivo gli abitanti del villaggio ne erano terrorizzati
e fuggivano al solo sentire anche da molto lontano il passo pesante del drago: tummm tummm tummm. Il mostro in realtà era continuamente alla ricerca di qualche amico con cui giocare perché era un drago buono gentile e giocherellone. Povero drago come avrebbe desiderato spegnere quel maledetto fuoco che gli usciva dalla bocca e poter passare un pomeriggio insieme a qualche bambino a giocare a palla o a nascondino ! E come diventava triste quando che si accorgeva che tutti scappavano terrorizzati. Un giorno più triste che ma decise di partire ed andare lontano a vivere tutto solo in una grotta in cima ad una montagna. Passarono tanti anni e il drago ormai aveva perso la speranza di risolvere il suo problema e si era rassegnato a vivere per sempre solo
Ma un giorno passò vicino alla sua grotta un mago famoso in tutto il mondo per essere in grado di compiere qualunque prodigio. Il drago si rifugiò dentro la sua grotta per essere sicuro di non bruciare il mago e da lì lo chiamò:“Magooo Magoooo” “Chi mi chiama da laggiù con una voce per lo più che mi sembra di Belzebù ?”Mago sono un povero drago buono che non può mai giocare con nessuno perché ogni volta che apro bocca esce un grande fuoco e tutti scappano. Aiutami ti prego. Il mago disse: ” Questo è veramente un difficile problema e per risolverlo devo pensarci un po’ su”. Allora il grande mago si mise seduto e cominciò a meditare e mentre meditava si grattava un po’ la testa un po’ la lunga barba
un po’ il naso e un po’ le orecchie poi di nuovo la testa la barba il naso le orecchie e così via. Quando dopo qualche ora passata a grattarsi sembrava ormai che non ci fosse più niente da fare e il drago aveva ormai perso la speranza il mago saltò su in piedi e disse:“ Ecco ho trovato la soluzione per la coda del pavone! Un bel bicchiere d’acqua è la giusta medicina per la tua bocca birichina”.“ Ehi mago non scherzare” esclama il drago stupefatto.“ Ascolta bene drago: quando tu incontrerai una persona con cui vuoi parlare ricordati di prendere un bicchiere d’acqua berne un bel sorso
senza deglutire e a quel punto potrai aprire la bocca; il fuoco incontrerà l’acqua e si spegnerà. Ora vai e prova.”Il drago tutto contento corre a perdifiato fino al villaggio portando con sé un grosso bicchiere. Giunto al paese si prepara ad affrontare gli abitanti. Il primo a passare da quelle parti fu un bimbo che al drago era stato sempre molto simpatico ma che non era mai riuscito ad avvicinare. Come il bimbo vide il drago rimase paralizzato dalla paura
senza nemmeno riuscire ad urlare; allora il drago mise l’acqua in bocca e disse:” Ciao amico! Giochiamo insieme ? ”.Così tutto il paese venne a sapere che il drago in realtà era buono e giocherellone e non voleva fare del male a nessuno. Felici gli abitanti del villaggio organizzarono una grande festa
per dare il benvenuto al drago.
Maestra Elena
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