Come in ogni incontro il primo momento è quello della formazione del gruppo: per prima cosa ciascun bambino pronuncia il proprio nome abbinandolo ad un gesto con le mani, dopo di che l’insegnante propone il gioco di passare il segnale a un bambino il quale, dopo averlo osservato, lo ripete al compagno che ha accanto e così via fino a ritornare alla partenza.
In questo incontro i bambini sono stati guidati a “esibirsi” sul palco rispettando i segnali dati dalla maestra, così come gli altri attori seguono quello che dice il regista.
I bambini si muovono in ordine sparso nell’aula facendo finta che il pavimento sia una zattera: camminano senza parlare, con un sottofondo musicale prima lento poi sempre più veloce, cercando di mantenere la zattera in equilibrio.
Successivamente Annalisa assegna a ciascun bambino un numero; tutti camminano e quando lei chiama un numero il bambino abbinato deve urlare il proprio nome. Infine la maestra abbina ai colori tre movimenti: al giallo i bambini battono le mani, al blu fanno un salto e al rosso ruotano le mani; i bambini iniziano a occupare il palco ed eseguono i movimenti
corrispondenti al colore nominato, viene chiamato un numero alla volta, il bambino abbinato al numero saluta ed esce dal palco: lo spettacolo si conclude con il saluto degli attori.
Successivamente, a turno i bambini salgono sul palco allungandosi sempre di più verso l’alto, poi diventano dei pulcini e poi si ritorna nella normalità formando un cerchio. Come saluto finale Annalisa prende un grosso elastico al quale si attaccano tutti i bambini, lo alzano e lo abbassano:
lo scopo è quello di insegnare ai bambini che tutti sono importanti per la buona riuscita di uno spettacolo: lo spettacolo è l’elastico , se un bambino lo lascia questo diventa molle e non ha più l’effetto di un elastico.
Maestra Monica
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