L’esperienza dello sgocciolamento ha suscitato un tale entusiasmo che i bambini hanno sperimentato altre tecniche pittoriche: la tecnica della pittura a soffio e la pittura collettiva.
La pittura a soffio consente di creare quadri coloratissimi e dal risultato imprevedibile, fa divertire i bambini e li avvicina all’arte in modo divertente. Realizzarla è molto semplice. I bambini, utilizzando delle cannucce, hanno soffiato sul colore ancora fresco in varie direzioni, il risultato ottenuto è unico per ognuno di loro.
L’obiettivo non è essere perfezionisti, divertirsi è l’importante. Molti disegni fatti dai bambini non sono bellissimi; per il vero, molti disegni fatti da artisti famosi sono a volte anche "orribili". In realtà il tutto è soggettivo, non soffermatevi a filosofeggiare troppo coi pargoli; domandatevi invece: hanno lavorato? Ebbene, appendete a qualche parete le loro creazione e lodateli moltissimo, che almeno hanno attivato il cervello invece di regalarlo a qualche strano videogioco!
La seconda esperienza ha avuto come inizio il disegno di tante linee nere su un grande cartellone bianco: i bambini hanno tracciato tante strade, come fossero un filo nero che cade sul foglio. La linea, che è il punto in movimento, costituisce un mezzo espressivo che produce effetti diversi a seconda dell’andamento (orizzontale, obliquo, curvo, spezzato, misto) dello spessore, della sua disposizione sulla superficie.
Successivamente hanno riempito gli spazi con il colore, con l’attenzione di non mettere mai lo stesso colore vicino. Infine mi sposto su tutto il foglio e, se necessario, cambio colore con il compagno.
Rendere tutti in grado di dipingere un foglio grandissimo o piccolo con bei colori e senza alcun imbarazzo! La Pittura Collettiva non parte da un soggetto, da un titolo, ma da una tecnica che mette in moto le energie di tutti con la condivisione del voler fare. Per dipingere insieme occorre contare sulla responsabilità come forma di dono che ciascuno offre al suo gruppo. “Chi fa da sè fa per tre” dice lo stupido proverbio. Invece in tanti si fa di più e meglio. I bambini si aiutano tra loro, si parlano, guardano e poi fanno.
Le opere finite diventano sempre originali e uniche, ma in ognuna è leggibile il progetto iniziale, come spazio e gioia del condividere, del fare insieme.
Maestra Laura
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