Oggi sono cameriere

Ogni settimana, a rotazione, si “nominano” i camerieri che, dotati di apposito grembiule, avranno il compito di apparecchiare e sparecchiare, di versare l’acqua e di raccogliere al termine del pranzo le tovagliette e le bavaglie.

L’apparecchiatura, come insegna M. Montessori, è un’importante attività di vita pratica che favorisce l’autonomia, la stima personale, esercita la manualità fine, il coordinamento e direziona il bambino verso la cura del gesto. Tutto è a misura di bambino: tavolo, sedie, stoviglie. I camerieri grandi apparecchiano la tavola posizionando piatti, bicchieri e posate sulle tovagliette, sistemate precedentemente da ciascun bambino al proprio posto.

A loro viene consegnata una brocca per la distribuzione dell’acqua ai compagni durante il pranzo.

Durante il pranzo i i camerieri mezzani tolgono dalla tavola i piatti e le posate sporche per riporle sul carrello;

al termine del pranzo poi passano tra i tavoli per raccogliere le tovagliette e le bavaglie.

Il ruolo di cameriere fa parte delle routine del momento del pranzo. Le routine sono attività di vita quotidiana che rivestono grande importanza nell’ottica della valorizzazione di tutte le esperienze formative: nelle sequenze di azioni che si ripetono il bambino trova sicurezza, costruisce la sua autonomia e consolida i concetti logici e spazio-temporali. L'idea è quella di valorizzare il momento delle routine: non vuoti rituali giornalieri, ma tempi preziosi di sviluppo e di crescita.

Una routine importante è proprio quella del pranzo. Il pranzo non è solo un’occasione di soddisfacimento di un bisogno primario, ma un momento di relazione e socializzazione, di intimità con il proprio gruppo classe e con l’insegnante, che impara a conoscere i tempi e i ritmi di ciascun bambino, nonché i cambiamenti legati al crescere e alla definizione dei gusti personali. Questo è anche un momento che risveglia il ricordo di casa (soprattutto nei piccoli), per questo viene vissuto in un ambiente tranquillo, non caratterizzato dalla fretta, strutturando il tempo e la stanza attraverso rituali che rafforzano l’esperienza.

Maestra Laura