Ecco la storia di Verdino!
C'era una volta un piccolo bruco solitario che passava tutto il giorno su un albero a mangiare foglie e non parlava mai con nessuno.
Quando arrivava la sera si stendeva su un ramo accogliente, guardava le stelle e si sentiva molto solo. Sospirava e sperava di poter conoscere qualcuno con cui parlare e ridere, con cui dividere metà dei suoi spuntini di foglie.
Un giorno si svegliò e decise di scendere dal ramo, era stanco di passare le sue giornate a mordicchiare foglie!
Piano piano strisciò sul tronco fino ad arrivare alle radici del suo albero e da lì, con un saltello, arrivò finalmente sul prato. Subito vide due formichine che trasportavano dei semini verso la loro casetta:
-Buongiorno formichine!- disse.
Le due formichine risposero:
– Buongiorno! Ma tu chi sei? Non ti abbiamo mai visto qui sul prato!
Il bruchetto non sapeva come si chiamava, nessuno gli aveva mai chiesto il suo nome! Pensa che ci ripensa, ebbe un'illuminazione: Verdino!
Si, quello sarebbe stato il suo nome, suonava bene!
Volle dirlo alle formichine, ma loro, indaffarate, si erano già allontanate ridendo di quello strano bruco che non sapeva come si chiamava.
Verdino riprese la sua passeggiata e incontrò un'ape ferma su un fiore:
-Buongiorno piccola ape! Ha un buon sapore quel fiorellino?-
-Si, è ottimo, gustoso e profumato! Ma tu chi sei? Non ti ho mai visto da queste parti!-
– Io sono il bruco Verdino!- rispose il bruco,
tutto felice perché finalmente era riuscito a dire a qualcuno il suo nome.
Ma mentre il bruco parlava, l'ape vide un fiore gonfio di polline e volò via per raggiungerlo, senza ascoltarlo.
Verdino era disperato, ora che aveva scelto il suo nome, nessuno voleva saperlo.
Mentre la prima lascrimuccia scendeva sulle guanciotte,
si posò vicino a lui una farfalla che gli disse:
-Ehi ciao! Anche io un tempo somigliavo a te!-
Verdino stupito chiese:
-Davvero? Ma io sono verde e grassottello, non ho le ali, Tu invece sei una splendida farfalla leggera e tutta colorata!-
La farfalla, sorridendo, gli disse:
-Dai tempo al tempo: vedrai che anche tu diventerai una splendida farfalla! Non si cresce in un giorno solo! Come ti chiami piccolo amico?-
-Io sono Verdino-
-Piccolo Verdino, tornerò s trovarti ogni giorno r sono sicura che un mattino ti vedrò volare sopra i fiori!-
-Va bene bella farfalla, ma ti come ti chiami?-
-Mi chiamo Viv! A domani piccolo amico!-
Da quel giorno Verdino ebbe un'amica
e non passò più tutto il tempo a mangiare foglie: scendeva sul prato ad aspettarla per chiacchierare con lei e vederla volare, certo che un giorno sarebbe cresciuto per diventare una bella farfalla.
Comunicare attraverso la drammatizzazione significa interagire con la realtà e con tutti i suoi linguaggi, verbali e non, perché la drammatizzazione prevede l'uso di molteplici linguaggi: mimico-gestuale, verbale, simbolico, espressivo-manipolativo e musicale. La drammatizzazione dà ai bambini l'opportunità di conoscere e di conoscersi. Conoscersi è scoprire profondamente se stessi nelle molteplici potenzialità e contemporaneamente, scoprire l'altro e il compagno di scena. In questo contesto i bambini crescono, acquistano capacità, carattere, temperamento; rafforzano il proprio io, scoprono il senso della libertà e del limite, quando sulla scena diventano protagonisti.
Maestra Elena
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