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Novembre 2018

Cosa faccio a scuola

A scuola si fanno tantissime cose nel corso della giornata, dal gioco libero a quello strutturato, alle attività pratiche artistiche e di manualità.

COSA FACCIO

Gli ambienti della scuola

Uno degli obiettivi del periodo dell’accoglienza è quella della conoscenza degli ambienti. I bambini hanno esplorato l’ambiente scuola: le classi, il salone, il cortile, la cucina, la chiesetta, l’ufficio, la biblioteca e la nuova sezione primavera che viene utilizzata dai bambini piccolissimi. Con le immagini degli ambienti è stato realizzato un cartellone.

gli ambienti della scuola

Prenotazione DVD

Sul sito della Scuola dell'Infanzia "Adele" www.maternadele.it è stato pubblicato il seguente articolo:" Prenotazione DVD"

Giochi di socializzazione

Nessuna attività è in grado di motivare i bambini all’azione in maniera così forte come il gioco. Giocare non è solo divertente, ma è il modo migliore per conoscersi, confrontarsi, crescere insieme agli altri. E quando si smette di giocare, semplicemente si invecchia», dice Gianluca Daffi - esperto in psicologia dell’età evolutiva .

Il gioco è uno strumento fondamentale per aiutare i bambini a socializzare con  i coetanei.

In queste prime settimane di scuola quindi, sono stati proposti dei semplicissimi giochi di socializzazione per favorire la reciproca conoscenza tra i “veterani” ed i bambini nuovi.

Il primo gioco consisteva nello stare seduti in cerchio passandosi una palla con una musica di sottofondo; quando l’insegnante fermava la musica, il bambino che aveva la palla tra le mani diceva forte il suo nome (naturalmente tutti hanno avuto modo di dirlo).

Giochi di socializzazione

 

Che bello essere amici

Per lo sviluppo sociale del bambino è importante che sin da piccolo impari a relazionarsi con i coetanei e costruire con loro rapporti sani di amicizia e legami di fiducia.

I bambini, in genere, riescono a rapportarsi facilmente con i loro coetanei dal momento che non possiedono tutte le sovrastrutture mentali che impediscono agli adulti di rivolgere la parola o scambiare un sorriso con chi sta loro accanto. 
Se, quindi, il bimbo incontrato al parco un pomeriggio diventa immediatamente “l'amichetto del parco”, è anche vero che la costruzione di un'amicizia stabile e solida è un processo faticoso anche per loro; la scuola dell’infanzia diventa quindi un luogo

“privilegiato” nel quale cominciare  a stabilire relazioni positive.

Mentre in questi giorni cercavamo di rispondere alla domanda che anche “Beatrice la scrittrice” si poneva e cioè :”ma perché devo andare a scuola?”, i bambini hanno quasi tutti dato fra le altre una risposta bellissima. Si deve andare a scuola per avere la possibilità di trovare degli amici!!!

Abbiamo quindi realizzato un semplice elaborato, colorando con le tempere dei bambini che si tengono per mano in un allegro girotondo.

Che bello essere amici

 

Gli incarichi

Per sollecitare i bambini ad assumersi responsabilità nell’uso degli spazi e dei materiali, sono state introdotte delle consegne che inizialmente vengono fatte dai bambini grandi, più sicuri e autonomi, poi da tutti gli altri. Abbiamo costruito il cartellone che riunirà le varie mansioni con accanto lo spazio per attaccare la foto con il nome dei bambini scelti. E’ fondamentale proporre fin dall’inizio esperienze pratiche, per far sentire tutti importanti e capaci di gestire la giornata. La scelta degli “incaricati” settimanali si fa il lunedì mattina: i bambini potranno riconoscere sul cartellone il loro nome accanto all’incarico che gli è stato assegnato.

Gli incarichi

 

Mi prendo cura di te

La suddivisione in classi per età eterogenee nasce anche dalla convinzione che tra i bambini possa realizzarsi il mutuo insegnamento: mentre i piccoli e i mezzani beneficeranno della vicinanza dei compagni grandi per apprendere regole e nozioni, i bambini grandi svilupperanno la propria autonomia, lo spirito di collaborazione ed un crescente senso di responsabilità nell’accudire i piccoli a loro assegnati.

Anche nella nostra scuola i bambini grandi hanno il compito di prendersi cura di un bambino piccolo per sostenerlo moralmente duramente il periodo dell’inserimento, coinvolgerlo nel gioco, insegnargli le regole e le routine della classe e soprattutto fargli capire che venire a scuola non è poi così male.

Mi prendo cura di te

 

L'arrivo di Beatrice la scrittrice

E’ iniziato un nuovo anno scolastico: in queste prime settimane si sono inseriti i bambini nuovi, mentre per il gruppo dei mezzani e dei grandi  è ripresa la routine della giornata. Ha preso il via il Progetto Accoglienza che quest’anno vede, come protagonista, Beatrice la Scrittrice.

Beatrice è una scrittrice, un po’ originale e soprattutto disordinata. Perde continuamente i fogli che ha in mano e si dimentica i suoi impegni motivo per cui, per ricordarseli, se li scrive su dei post-it che attacca ai suoi vestiti. Gira sempre con un borsone in mano all’interno del quale ha oggetti di vario genere: fiori finti, una scarpa, un accappatoio, merendine iniziate e non finite e dei libri.

Beatrice ha scritto un libro “Ma perché devo andare a scuola”, doveva pubblicarlo, ma ha perso l’unica copia che aveva redatto. E’ disperata, non sa più dove cercarlo, ha pensato quindi di fare il giro delle scuole del territorio per chiedere ai bambini se per caso lo abbiano visto. E’ un libro tutto rosso, con le immagini pop-up. E così una mattina è arrivata anche da noi.

 

L'arrivo di Beatrice

 

Impariamo il corretto uso della pista ciclabile del nostro cortile

Questo laboratorio è stato fatto dai bambini grandi, durante i mesi di settembre e ottobre 2018. L'obiettivo primario che ci siamo prefissati è stato quello di  imparare ad usare la bicicletta all’interno del nostro cortile, anche in presenza di tanti bambini che giocano in altri spazi. Per prima cosa abbiamo osservato il percorso della pista (striscia verde) e lo abbiamo percorso a piedi per memorizzarlo, dopo di ché abbiamo imparato il significato dei cartelli stradali per capire il corretto senso di marcia (direzione obbligatoria e divieto di accesso).

laboratorio

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